Niente paura. Babele Dunnit non e' certo un hacker nel senso negativo
che questa parola ha assunto per colpa di tutti coloro che, non sapendo come
chiamare gli Informatici Cattivi, hanno deciso
di etichettarli con un vocabolo che e' invece, storicamente, sinonimo di valori
etici fortissimi. Babele questo ha cercato di spiegarlo, a suo modo,
mentre per tutt'altri motivi scriveva Diluvio
Digitale.
Babele e' un hacker perche' ha iniziato a parlare con le Macchine nel 1979
e non ha piu' smesso.
Babele quelle Macchine le ha costruite, smontate e ricostruite, piu' e piu'
volte. Perche' ne ha visto il sangue esadecimale scorrere e il cuore elettrico
battere, un colpo di clock dopo l'altro, una onda quadra dopo l'altra. Ne
ha scritto e riscritto i Codici. Ora Babele capisce
le Macchine.
Babele Dunnit ha sviluppato troppo software per poterselo ricordare tutto.
Dai primi programmi su IBM Serie 1, in macroassembler
EDL, al Basic e
all'assembler del 6502, degli ZX80
e degli Spectrum Sinclair, al lentissimo Pascal
degli Sperry-Univac EXEC8, agli esperimenti con
LISP e Prolog sugli
emulatori Z80. Dai microprogrammi in Forth
allo stupefacente Turbo Pascal, poi finalmente
al C su Atari ST,
quando avere 1 Mega di RAM e una interfaccia MIDI
era pura fantascienza. E finalmente, nel 1989, il C++
e la programmazione OOP, con il bacatissimo ma
rivoluzionario Turbo C++ 1.0 di Borland. Il C++
per Babele Dunnit e' stata una illuminazione che dura tuttora, anche se a
dire il vero Java non e' davvero niente male,
mentre Python si e' meritato in piu' di una occasione
una menzione d'onore.
Babele ha scritto software di tutti i tipi: dal
piccolo demo il cui unico scopo era impadronirsi di una tecnica (come un generatore
ricorsivo di parole crociate) al programma di medie dimensioni pensato
per sperimentare la correttezza di una intuizione (come il generatore
di orari scolastici basato su algoritmi genetici),
fino a grossi programmi commerciali scritti un po' per amicizia e un po' per
imparare: SW di gestione magazzino e fatturazione scritto completamente in
C++ (troppo facile sarebbe stato usare un DB gia' pronto...e comunque Oracle
nel 1990 era ancora in fasce). Per ultime, bisogna citare le applicazioni
pionieristiche nel campo della grafica 3D e della
Realta' Virtuale come ARCANA
o Farm.
La maggior parte di questi programmi ha ormai raggiunto il Nirvana del Software. Forse esiste ancora qualche file sorgente, su qualche floppy 5.25 illeggibile in fondo a qualche cassetto, non piu' compilabile perche' irrimediabilmente obsoleto. Pero' e' giusto che in questo capitolo sulla storia computazionale di Babele Dunnit i suoi programmi piu' significativi vengano ricordati, relativamente all'esperienza nell'ambito della quale sono stati sviluppati.