Pattern
Breeder e' un Automa Cellulare ideato da Tony
D. Smith della PICA Pty. Ltd, Australia, successivamente presentato
da A.K. Dewdney su Scientific
American nella sua rubrica "Ricreazioni al Calcolatore" nel
novembre 1986. Potete scaricare da qui
l'implementazione Windows, forse la prima applicazione MFC scritta da Babele,
targata 1993 e della quale i sorgenti sono finiti
chissa' dove. Questa implementazione, derivata dalla versione DOS
scritta come tesina per l'esame di Tecniche di Progettazione Automatica, e' molto limitata: non salva e non
carica nulla, e' monocromatica - e per questo motivo e' stata rinominata TattooMaton
- e si incarta spesso e volentieri. Pero' permette di giocare con l'algoritmo
di Pattern Breeder ed ottenere in maniera automatica delle immagini come quella
qui sotto. Rispetto a Life, cugino ben piu' famoso,
Pattern Breeder ha un intorno configurabile, una cellula bersaglio che non
e' necessariamente sempre quella centrale (anzi, ne puo' avere piu' di una
a turno e proprio questa feature genera le immagini piu' interessanti)
ed utilizza come regola di transizione una semplice congruenza a due, quindi
al contrario di Life non puo' "morire". Se non avete capito nulla
di queste ultime quattro righe dovete farvi una cultura sugli Automi Cellulari,
oppure giocateci e basta, oppure se davvero vi interessa scrivete a Babele
Dunnit.